Santa Maria di Castellabate, la meraviglia del Cilento, da anni insignita della prestigiosa bandiera blu per la qualità delle acque e dei servizi turistici,
è un piccolo borgo marinaro ormai votato al turismo balneare di qualità.
Alla bellezza delle sue spiaggie di sabbia finissima e dorata, fa da cornice una natura incontaminata, che da millenni accarezza la collina e degrada nel
blu del mare.
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Il Santuario di Santa Maria a Mare è stato edificato nel 1836 su una cappella già esistente nel XII secolo nei pressi della spiaggia di Marina Piccola.
Fu dedicato a Santa Maria a Mare per volontà di numerose famiglie, giunte da Maiori con l'emigrazione del XVIII secolo, molto devote alla Madonna del loro paese natio.
Nel 1911 la Chiesa venne riconosciuta parrocchia autonoma rispetto a quella di Castellabate. Nel 1985, a causa dei danni del sisma del 1980 alla struttura già fatiscente, la chiesa fu chiusa al culto per motivi di restauro fino al 4 giugno 1990.
Nel 2007 la chiesa di Santa Maria a Mare è stata elevata a santuario. Nel 2017 è stato finito il restauro nella badia di Cava De' Tirreni della statua di Santa Maria a Mare e riportata nell'omonima chiesa.
Ogni 15 agosto dell'anno, si tiene la festa religiosa e patronale di Santa Maria a Mare, protettrice e patrona della città che attira numerosi turisti in paese e che culmina con un bellissimo spettacolo pirotecnico.
La villa Matarazzo, che si estende tra corso Matarazzo, piazza Matarazzo e il lungomare, è ricca di verde e di campi che, un tempo ospitavano l'esteso vigneto di famiglia.
Era la residenza estiva del conte Francesco Matarazzo, emigrato nel 1881 in Brasile in cui divenne uno degli industriali più importanti del mondo.
Il suo ampio terrazzo offre una veduta del mare e dell'intera tenuta.
Villa Matarazzo è una sede di proprietà del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e ospita la mostra permanente "Mare Antico" e la biblioteca del calcio Andrea Fortunato.
Nel mese estivo si trasforma in un vero e proprio salotto della cultura ospitando iniziative quali "Libri meridionali, Vetrina dell'editoria del Sud" e il premio Leucosia, oltre a svariati spettacoli musicali e teatrali.
Il porticciolo "Travierso" detto anche "porto delle Gatte" è una struttura portuale del XII secolo che comprende una costruzione ad archi. All'interno degli archi vi erano una sorta di magazzini utili per conservare le numerose merci cilentane che venivano scambiate specialmente con Cava de' Tirreni e Napoli. Negli anni i locali all'interno delle arcate hanno cambiato più volte destinazione d'uso: da luoghi dove i pescatori della zona custodivano le loro reti e le attrezzature per la pesca si è passati a locali per uso commerciale. Il piccolo specchio d'acqua, riparato da scogli naturali e da massi di cemento, accoglie piccole imbarcazioni da diporto specialmente nel periodo estivo e i gozzi usati per le attività di pesca. Si tratta di una struttura portuale molto caratteristica e ben conservata.
La torre della Pagliarola accorpata al palazzo dei baroni Perrotti domina la Marina Piccola di Santa Maria di Castellabate. Questa opera aveva anche l'importante compito di difendere i fiorenti scambi commerciali che avvenivano in via Pagliarola grazie alla presenza del porticciolo "Porto delle Gatte"